La Sala dell’Anticollegio è un’aula situata all’interno del Palazzo dei Dogi di Venezia che aveva funzione di “sala d’attesa” per coloro che attendevano di essere ricevuti dal Collegio della Serenissima Signoria.
Ma cos’è la Serenissima Signoria? Cosa c’entra con questa sala? Quali sono le opere presenti al suo interno?
Continua a leggere per scoprire di più.
Prima di iniziare, una breve premessa: se hai intenzione di visitare il Palazzo dei Dogi di Venezia, la sala dell‘Anticollegio e tutti gli altri ambienti, è fortemente consigliato acquistare il biglietto online, per evitare la lunga coda che potrebbe formarsi in biglietteria. Acquistando il ticket in anticipo, potrai accedere al Palazzo saltando la coda agli ingressi.

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Sala dell’Anticollegio: storia e architettura

L’ambiente aveva la funzione di sala d’attesa per coloro che ricevevano udienza dalla Serenissima Signoria, come delegazioni straniere, ambasciatori e magistrati che facevano ritorno dagli incarichi ”all’estero”.
Danneggiata dall’incendio del 1574, la sala venne rinnovata su progetto di Andrea Palladio e di Vincenzo Scamozzi.
Sala dell’Anticollegio: opere e dipinti

Lungo la parete su cui si aprono le finestre è collocato il monumentale camino con i due telamoni in marmo, disegnato dallo Scamozzi. Il camino ospita sulla base superiore un rilievo con Venere chiede a Vulcano le armi per Enea opera di Tiziano Aspetti.
Al centro del soffitto è presente un ottagono con l’affresco di Paolo Veronese raffigurante Venezia dispensa ricchezze e onorificenze.
Sempre del Veronese, e collocato di fronte alle finestre, è Il Ratto di Europa. L’opera fu commissionata da Jacopo Contarini per il palazzo di San Samuele. Fu poi donata a Palazzo Ducale nel 1713.
Alle pareti sono presenti quattro tele di Jacopo Tintoretto realizzate originariamente per l’atrio quadrato, Mercurio e le Grazie, Pallade allontana Marte, Arianna trovata da Bacco e la Fucina di Vulcano. Queste allegorie delle stagioni alludono alla prosperità, alla concordia e ai quattro elementi, ma sono altresì interpretabili con il significato del governo saggio e prudente della Repubblica.
Il timpano del portale che conduce alla sala del Collegio, è sormontato da tre sculture di Alessandro Vittoria: le personificazioni di Venezia, con ai lati quelle della della Concordia e della Gloria.
Il soffitto è ornato da stucchi dorati, opera del Vittoria e del Bombarda.
Che cos’era la Serenissima Signoria?
La Serenissima Signoria era il supremo organo di rappresentanza della Repubblica di Venezia.
Quest’organo era composto:
- dal Doge, ossia il Capo di Stato della Repubblica;
- dai sei Consiglieri Ducali del Minor Consiglio;
- dai tre capi della Quarantia.
Il Minor consiglio e la Quarantia coadiuvavano il doge e avevano il compito di sorvegliarlo.
Il ruolo della Serenissima Signoria era così importante da superare lo stesso doge, tanto che in occasione della morte del capo del governo veniva pronunciata la frase “si è morto il Doxe, no la Signoria” (se è morto il Doge, non è morta la Signoria).
Conclusioni
Questa era la storia della famosa Sala dell’Anticollegio di Palazzo del Doge di Venezia. Se vuoi scoprire di più, leggi la lista completa delle sale e degli interni di Palazzo Ducale, oppure dai un’occhiata all’articolo sulla Sala del Maggior Consiglio, l’aula più importante dell’edificio.

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Photo credits:
- Sala dell’Anticollegio: Photo by Ricardalovesmonuments via Wikimedia
- Opere all’interno della Sala dell’Anticollegio: Photo by Joanbanjo via Wikimedia